E’ facile dire “attiviamo un e-commerce e cominciamo a guadagnare”. Ma prima di dedicarci alla vendita online di una serie di prodotti o servizi occorre adempiere ad una serie di obblighi di legge. Attraverso il sito internet si realizza una vendita con due diverse modalità: Business to Consumer (B2C), ovvero un azienda che vende a un privato e Business to Business (B2B), quando un’azienda vende ad un’altra azienda. Con vendita “e-Commerce” si intendono le operazioni relative ad attività commerciali e transazioni effettuate per via elettronica.
In Italia l’e-commerce sta continuando a crescere anche se in misura minore rispetto agli altri Paesi europei. Un po’ alla volta le cose stanno cambiando, ma con percentuali di crescita molto basse (spesso sotto il 10%). Il commercio elettronico in Italia vale 23,6 miliardi: gli acquisti online di prodotti (12,2 miliardi) nel 2017 crescono del 28% e superano quelli di servizi (+7%, 11,4 miliardi). Il peso dell’export digitale:10 miliardi. (dati Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano e da Netcomm).
Quasi tre imprese italiane su quattro (il 72%) hanno un canale che permetterebbe di vendere online, ma solo una su dieci ha ricevuto ordini. In Italia le imprese che vendono online (e-commerce) sono 40mila contro le 550mila in Germania e le 200mila in Francia, solo per fare due esempi, per un totale di più di un milione di società che in Europa operano nell’e-commerce.
Obblighi di legge
La Direttiva 2000/31/CE stabilisce che si possa avviare un e-commerce senza autorizzazioni preventive. Restano validi i requisiti professionali per lo svolgimento di specifiche attività economiche. Per le aziende che svolgono attività di commercio elettronico, l’art. 7, D.Lgs. 70/2003 impone di rendere accessibili gli estremi del venditore (domicilio o sede legale) e del prestatore (compresa posta elettronica), il numero di iscrizione Rea o Registro Imprese; indicazione ed estremi dell’autorità competente in caso di attività soggetta a concessione, licenza o autorizzazione.
Dati web obbligatori
- Nome, denominazione o ragione sociale;
- domicilio e sede legale;
- contatto telefonico ed e-mail;
- numero di iscrizione al repertorio delle attività economiche, REA o registro imprese;
- eventuale ordine professionale e numero di iscrizione presso cui il prestatore è iscritto;
- titolo professionale e Stato membro in cui è stato rilasciato;
- numero di Partita IVA;
- indicazione chiara e inequivocabile di prezzi e tariffe applicate,
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